Il Centro Scacchi in Centro America – Diario di viaggio di Francesco Miosi

– Dal 28 Dicembre al 06 Gennaio una nostra rappresentativa giovanile ha partecipato, su invito del CEIPES, al progetto europeo “Checkmate: Les éches contre l’échec”, un’ iniziativa di scambio culturale per giovani provenienti da Francia, Italia, Portogallo e Spagna all’interno del programma europeo Erasmus+. Il tutto ha avuto luogo a Le Moule in Guadeloupe (Francia). A rappresentarci c’erano Mattia Ciccia, Adalberto Cino, Daniele Crisà, Umberto Oliveri e Giovanni Romano, con me come accompagnatore ufficiale.

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La struttura Parc de loisirs de L’Autre-Bord è stata la nostra “casa”, mentre la biblioteca di Le Moule è stata la sede delle attività. In questi dieci giorni sono state tante e variegate le attività nelle quali siamo stati coinvolti. Nei primi giorni sono state svolte iniziative mirate a conoscere e far relazionare tra loro i ragazzi.

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Mi vengono in mente il momento dell’intervista, oppure quando si ci doveva passare una palla pronunciando il nome del/la ragazzo/a destinatario/a… Successivamente abbiamo svolto diversi workshop. Abbiamo realizzato cartelloni a tema su le regole del progetto, l’importanza degli scacchi. Abbiamo realizzato un video dove mostravamo soluzioni contro la violenza giovanile. Abbiamo realizzato dei ponti di carta… Giocare a scacchi era un momento molto atteso da tutti. In ogni caso la nostra maggiore preparazione ci ha visti svolgere il ruolo di insegnanti in materia. Con l’occasione abbiamo realizzato una scacchiera gigante e successivamente svolto una partita vivente.

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La cena interculturale è stato un altro momento, molto delizioso, di scambio tra piatti e balli tipici dei vari paesi. Le belle giornate hanno permesso diverse attività all’aperto. – Una di queste è stata la visita ad una tipica impresa agricola, nella località di Saint-Francois, che si occupa della piantagione di canne da zucchero e allevamento di buoi da traino. Questi ultimi sono stati protagonisti di un divertentissimo momento. Infatti è tipico far rivivere ai turisti il brivido del trasporto su carro trainato proprio dai buoi; – Abbiamo fatto anche un’escursione tra le mangrovie sia in canoa (a Pointe-à-Pitre) che in kayak;

IMG-20190105-WA0027Ovviamente diverse attività in spiaggia sotto un sole “primaverile” circondati da palme di cocco; – C’è stata anche una divertente “caccia al tesoro” tra i monumenti e i luoghi particolari di Le Moule; – Siamo stati in visita a Pointe-à-Pitre, una delle principali città di Guadeloupe. In quel giorno Kevin, Pedro ed Albino (i tre accompagnatori rispettivamente del Team Francia, Team Spagna e Team Portogallo) sono stati intervistati dalla radio locale per parlare del progetto che si stava svolgendo sull’isola. Abbiamo incontrato pellicani, iguane e persino procioni… Adesso una parola per ciascuno dei ragazzi:

  • Mattia Il più giovane in associazione (dall’estate del 2017), ma già tassello importante del gruppo U16. Sempre positivo nelle attività, il primo ad alzarsi e l’ultimo ad andare a letto. Molti dubbi, ma nessuna paura. L’esame d’inglese? Per questa volta è stato superato!

  • Adalberto Solito genio e sregolatezza. Definito “machina” per la sua bravura a scacchi, ma anche chocolat per il suo insaziabile appetito, in particolare verso il cioccolato. Capace di parlare inglese ma anche francese all’occasione. I ritardi e le richieste strambe non si contano. Avere la crema solare e non usarla, rischiando forti ”ustioni” finite soltanto con un’insolazione che lo ha visto con la febbre per due giorni… questo è Adalberto…solito genio e sregolatezza

  • Daniele Per lui approccio non è stato dei migliori soprattutto per l’impatto con una lingua come l’inglese a lui ostica, che lo ha messo inizialmente a disagio. Ma a testa bassa ha saputo mettersi in gioco, ripartire, accettare le difficoltà, affrontarle e superarle. Secondo me è proprio lui quello che ha avuto maggiori benefici da questa esperienza. Continua così

  • Umberto Le sue pregresse esperienze all’estero lo hanno avvantaggiato e si è visto. Insostituibile riferimento per tutti noi anche grazie al fatto che per lui il francese è una seconda lingua. Sempre molto preciso e mai banale nei suoi interventi in un inglese ben forbito. E’ un piacere averlo in associazione con noi.

  • Giovanni Vederlo già all’aeroporto di Parigi cominciare a relazionarsi con i ragazzi degli altri paesi è stato sorprendente. Sembrava che già sapesse cosa fare e cosa lo aspettasse. Febbre a parte, è sempre stato molto presente nelle attività proposte ed è stato capace di tenere sempre unito il gruppo. Un vice-accompagnatore in pectore.

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E adesso un caloroso ringraziamento a:

  • Tutti i ragazzi che hanno saputo accettarsi l’un con l’altro, ciascuno con le sue diversità, sempre volti all’inclusione di tutti e senza mai lasciare indietro nessuno. Esempi da non dimenticare;

  • Lyli ed Ophelie per il loro supporto costante;

  • Christa per le sue parole di grande stimolo;

  • Pedro e Josè (i due accompagnatori del Team Spagna), perché attraverso i loro metodi e modi di fare ho capito molto sulla gestione delle dinamiche di un gruppo così diverso;

  • Albino (accompagnatore del Team Portogallo) per la sua sensibilità, sempre molto grato a tutti e tutto, capace di vedere le cose sempre da una prospettiva dall’alto;

  • Kevin (presidente di Famille Rurales Le moule) per la sua grande passione in ciò che fa e la completa disponibilità;

  • Magali (moglie di Kevin) per le delizie che si è premurata di prepararci. Non è facile cucinare piatti buoni due volte al giorno per 40 persone (Cuoca eccellente).

    Non parlo della incredibile bellezza del posto perché le foto inviate e quelle che abbiamo pubblicato su facebook parlano da sole. Nel complesso una bellissima iniziativa e un’ fantastica esperienza che ci ha fatto crescere tanto. Possiamo dire, con coscienza, di aver ben rappresentato la nostra associazione e di aver lasciato un ottima immagine di noi siciliani, creando rapporti e contatti che in futuro ci permetteranno di essere ancora protagonisti in iniziative analoghe. In chiusura un doveroso e sentito ringraziamento a Mariella Xavier, responsabile del CEIPES che ci ha coinvolto e seguito in questa indimenticabile avventura.

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